Nasce a Potenza il 10 febbraio 1907. Studia ingegneria prima a Pavia, poi a Milano, dove intesse rapporti con i pittori Ferruccio Ferrazzi, Carlo Carrà, Mario Sironi, Felice Casorati. Dopo gli studi, di ritorno a Potenza, si dedica alla pittura e stringe amicizia con Federico Gavioli che patrocina e promuove le sue prime mostre nell’ambiente della borghesia potentina, poi anche a Roma e a Beirut. Richiamato alle armi, interrompe la sua attività artistica; nel dopoguerra si trasferisce a Cortina (BL). Continua a viaggiare e a esporre in numerose personali all’estero. È un nomade e un viandante del mondo; conosce Ernest Hemingway, Pablo Picasso, Marc Chagall, Eugenio Montale, Marcello Mastroianni. Nelle sue opere riaffiora la nostalgia per il Sud, i suoi paesaggi, le case arroccate, i muri scorticati, le finestre incavate nella pietra. La sua è una Lucania senza tempo, luogo di incontro tra mito e leggenda. Dal 1970, nell’arco di 7 anni, realizza le 26 tele della mostra “Il Potere” in cui si interroga sul ruolo della pittura in chiave allegorica denunciando le degenerazioni della realtà in chiave sociale e politica. Esposta nello storico edificio della Biblioteca Provinciale di Potenza nel 1989, sarà la sua ultima personale. Muore a Cortina il 28 dicembre 1994.