Nasce a Moliterno nel 1834 da Giacomo ed Anna Racioppi, si trasferisce a Spinoso, presso lo zio materno, l’abate Antonio Racioppi, grazie al quale si avvicina alla pittura; in seguito studia presso l’Istituto delle Belle Arti di Napoli dove è allievo del Morelli. Nel 1860, a Firenze, prende contatti con il movimento artistico il “Caffè di Michelangelo”, centro di diffusione di una nuova corrente pittorica denominata “Macchia”, contraria ai modelli dell’accademia e all’arte classica. Tedesco matura il gusto per la pittura spontanea, che caratterizza le sue prime produzioni. In contatto con gli amici pittori di scuola napoletana Federico Rossano e Marco De Gregorio, sviluppa l’interesse per la ricerca storica e lo slancio spirituale per il passato. Dal 1869, il suo nome inizia a diffondersi anche all’estero; durante un viaggio in Baviera, nel 1871, incontra la pittrice austriaca Giulia Hoffmann che sposa nel 1873. Negli ultimi anni è redattore del «Giornale Artistico» di Firenze, dopo una lunga carriera di artista e docente presso l’Accademia delle Belle Arti, Michele Tedesco si spegne a Napoli nel 1917.