Nasce a Bagheria nel 1912. La città natale si rivela importante per la sua formazione, poiché continuerà a fornirgli per tutta la vita uno straordinario repertorio di immagini e colori. Allievo del futurista Pippo Rizzo, esordisce in una collettiva nel 1928. Grande e controverso maestro del XXI secolo, difensore dell’arte figurativa per motivi stilistici e storico-sociali, Guttuso lavora durante di anni Trenta a Roma e poi a Milano dove stringe amicizie con artisti quali Giacomo Manzù e Lucio Fontana. Nel 1937 si trasferisce a Roma. Del 1941 è la discussa Crocifissione, sua maggiore opera e manifesto del Realismo neo-cubista di cui Guttuso è il principale interprete. Nel 1947 fonda il “Fronte Nuovo delle Arti”, avanguardia artistica legata al PC e animata da temi d’impegno sociale. Dotato d’importante abilità tecnica, rielabora nella sua pittura gli stimoli dell’Espressionismo, dell’arte popolare sicula e del cubismo picassiano. La sua arte, sempre di alta tensione morale e di pungente carica ritrattistica, possiede importante intensità espressiva. Muore a Roma nel gennaio del 1987 lasciando incompiuto un ciclo di opere dedicate al gineceo.