Nasce ad Anagni (Roma) insieme al secolo XX. Appena terminata la Grande Guerra si trasferisce a Firenze per dedicarsi alla pittura e alla poesia. È il 1919 quando comincia a esplorare la pittura di paesaggio, tema molto sentito in ambito toscano. Al Caffè delle Giubbe Rosse avviene l’incontro con il suo maestro, il pittore Francesco Franchetti. Nello studio romano di Carlo Socrate conosce il suo sodale artistico Onofrio Martinelli al quale rimarrà per sempre legato da una profonda amicizia. L’incontro del 1922 con Giorgio De Chirico lo spinge sulla via del realismo magico, come testimonia la grande tela La Malinconia (1924). Nel 1926 fonda il mensile Solaria con Gadda, Ungaretti, Svevo e Montale. Il 1926 è anche l’anno del suo esordio alla Mostra del Novecento di Milano e alla Biennale di Venezia. Nel 1936 si trasferisce a Città del Capo per dieci mesi: del soggiorno africano rimangono una serie di paesaggi. Nel 1938 sposa Flavia Arlotta e si trasferisce a Roma nello studio di Renato Guttuso. Durante il dopoguerra spicca tra le figure più attive della scena culturale e urbanistica fiorentina. Muore a Firenze nel 1992 chiudendo, così, la sua carriera d’ insegnante presso l’Accademia di Belle Arti.