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di Anonimo

LA MORTE DI ANNELLA DI MASSIMO

Olio su tela
cm 62 x 48

Biografia Anonimo

«(…) poiché la scellerata fante gli ebbe detto come il maestro aveala anche abbracciata, agitato da gran furore, ed accecato dal diavolo, senza riflettere all’integrità di Massimo, né all’ingenuità della moglie, sguainata la spada, spietatamente le trafisse il seno. Cadde la sventurata chiamando il cielo in testimonio della sua innocenza.» (Bernardo DE DOMINICI, Le vite dei pittori scultori ed architetti napoletani, Napoli, Tipografia Trani, 1844, vol. III, p. 263). La cronaca popolare vuole che Annella De Rosa, allieva del pittore Massimo Stanzione, sia stata uccisa per gelosia dal marito Agostino Beltrano: questo il tema della tela ottocentesca attribuibile ad un allievo di Domenico Morelli. La resa “vera” di forme, oggetti, situazioni è, infatti, riconducibile alla scuola morelliana così come il tema, di genere e inerente soggetti storici. In voga erano anche dipinti di cronache e figure del Cinquecento italiano, secondo il credo di Morelli che intendeva “rappresentare cose non viste, ma immaginate e vere ad un tempo”.